Dal 25 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026 il Comune di Brescia, con il Museo di scienze naturali, Fondazione Brescia Musei e Codice Edizioni, promuove “Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani”, un grande progetto espositivo dedicato alla biodiversità e alla salute dell’intero pianeta, una mostra che affronta la fragilità degli equilibri tra gli ecosistemi e l’interdipendenza tra le diverse forme di vita del nostro pianeta.
Elogio della diversità è uno degli eventi principali promossi in occasione della terza edizione di “Una sola Terra”, festival realizzato con il contributo di A2A, event partner dell’iniziativa, e BPER, ispiratosi quest’anno principalmente a “One Health”.
Realizzata con il supporto dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, la mostra è curata da Sapienza Università di Roma con Università di Padova e con il National Biodiversity Future Center (NBFC), istituito dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), uno dei cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera che svolge un’attività di importanza strategica nell’ottica di contribuire a raggiungere i traguardi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. L’esposizione è stata già ospitata a Roma al Palazzo Esposizioni da novembre 2024 a marzo 2025.
In una fase storica caratterizzata da una crisi della biodiversità e da un’insicurezza climatica causate principalmente dalle attività umane, un’iniziativa espositiva che richiami l’attenzione e la consapevolezza sulla fragilità degli equilibri che regolano gli ecosistemi appare quanto mai urgente e utile per attivare forme di responsabilità individuale e collettiva.
La mostra intende mettere in rilievo temi e circostanze diverse: il valore della biodiversità sia in termini assoluti che in relazione al benessere psicofisico dell’uomo; i principali fattori antropici – cambiamento climatico, specie invasive, frammentazione degli habitat e inquinamento – che sono causa della minaccia alla biodiversità; la visione della salute unica (One Health) come approccio integrato per equilibrare la salute di persone, animali ed ecosistemi; le possibili azioni individuate per invertire la rotta in direzione di un accrescimento della ricchezza della biodiversità sulla Terra e al contempo favorire paradigmi di prevenzione.
L’esposizione, curata da Isabella Saggio, genetista, docente al Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma, e Fabrizio Rufo, bioeticista, docente al Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza Università di Roma, con il coinvolgimento dei migliori esperti di biodiversità in Italia e con il contributo degli oltre duemila ricercatori del National Biodiversity Future Center, descrive il fondamentale ruolo della ricerca nello studiare, preservare e restaurare il patrimonio naturale del nostro Paese. Biologi, naturalisti, genetisti, antropologi, ecologi, urbanisti, architetti, artisti hanno offerto il loro prezioso contributo e le proprie competenze per raccontare in modo esauriente un tema così complesso.
La mostra si avvale di un comitato scientifico d’eccellenza e di livello internazionale, composto dal Premio Nobel Giorgio Parisi, da Enrico Alleva, Carlo Blasi, Stefano Boeri, Ferdinando Boero, Maria Chiara Carrozza, Luigi Fiorentino, Enrico Giovannini, Vittorio Lingiardi, Antonella Polimeni e da Ling San.
La direzione artistica è stata affidata a Marisa Coppiano, architetta con una ricca esperienza in ambito scientifico museale. Il coordinamento scientifico è affidato a due naturalisti, Stefano Papi, paleobiologo e comunicatore scientifico e Melania Massaro, conservatrice della sezione di zoologia del Museo Civico di scienze naturali di Brescia.
La mostra è visitabile, all’interno del Grande Miglio del Castello con ingresso dal Museo del Risorgimento in via del Castello 9, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 6 al 10 novembre, in occasione del Festival Mysteria, apertura straordinaria fino alle 23. Allestita al secondo piano del Grande Miglio del Museo del Risorgimento “Leonessa d’ Italia”, rappresenta una nuova e significativa sperimentazione per Fondazione Brescia Musei. Dopo due grandi progetti espositivi dedicati all’arte contemporanea in dialogo con la classicità e l’antico – la rassegna sui tappeti d’artista, I Nodi dei giardini del paradiso, e la mostra Giuseppe Bergomi. Sculture 1982 / 2024 – questa esposizione inaugura un diverso approccio curatoriale, ponendosi al confine tra arte e scienza. La scelta del Castello di Brescia, con la sua stratificazione storica e simbolica, sottolinea la vocazione del luogo come spazio di ricerca e di confronto tra linguaggi, confermando la capacità della Fondazione di trasformare un contesto monumentale in un laboratorio di sviluppi culturali plurali e trasversali, che superano i tradizionali confini dell’espressione artistica.
Percorso espositivo
“Elogio della diversità” è un viaggio, fisico e immaginifico, nelle diversità del nostro Paese. La bellezza e l’importanza della biodiversità sono raccontate attraverso una commistione di linguaggi in cui si fondono rigore scientifico e suggestione estetica, spiegazione ed emozione.
La narrazione testuale sintetica dominata dalla contemplazione di reperti originali emozionanti e spesso inediti è arricchita da video, apparati iconografici e ricostruzioni.
Contribuisce a questa narrazione l’allestimento progettato da Marisa Coppiano e realizzato da Opera Laboratori. Il pubblico si immerge così nella ricchezza degli ecosistemi, circondato dalla “meravigliosa prepotenza” della natura. La sezione del percorso dedicata alla fauna terrestre è allestita interamente con le collezioni del Museo di Scienze Naturali di Brescia ed è il frutto della collaborazione dei curatori della mostra con il personale della sezione di zoologia del Museo. Ambienti immersivi realizzati da Punto Rec Studios, con la composizione ed esecuzione di colonne sonore composte specificamente per la mostra, offrono un ulteriore senso di meraviglia portando visitatrici e visitatori dentro le venature di una foglia, sulle ali di un insetto e nelle profondità del Mediterraneo.
Nell’affrontare le diverse tematiche, anche l’allestimento cambia, a sottolineare le differenze tra la biodiversità naturale e quella urbana, fino alla biodiversità linguistica. Veri e propri contesti narrativi, che aiutano a comprendere le “diverse diversità”.
In mostra il pubblico diventa protagonista attivo della visita attraverso l’utilizzo di exhibit interattivi digitali, progettati da Limiteazero, che permettono di approfondire alcuni temi essenziali, come l’impatto della nostra specie sul pianeta e sulla biodiversità, dove la riflessione personale diventa fondamentale.
La ricchissima varietà di specie viene presentata grazie a suggestive installazioni a metà tra scienza e arte: le collezioni di insetti si intrecciano con le ricostruzioni zoologiche di Lorenzo Possenti, scultore della natura.
La mostra, il cui tema è di particolare importanza e rilevanza per il pubblico scolastico, dispone di un servizio didattico con visite guidate tematiche e laboratori per scuole di ogni ordine e grado, progettato e gestito da ADMaiora. (in allegato)
Le sezioni della Mostra: la prima è il caleidoscopio della diversità
Nella prima sala immersiva una proiezione digitale a 360° dà l’avvio al viaggio nella diversità. In una forma tra realtà e astrazione, piccoli o grandi, terrestri o marini, animali, vegetali, funghi e batteri: un entusiasmante caleidoscopio di forme e colori, suoni e parole per scoprire un mondo di diversità.
Terrestri
Come Alice nel Paese delle Meraviglie, le visitatrici e i visitatori miniaturizzati si ritroveranno all’interno di un grande prato, in cui la nostra specie si fa piccola per osservare meglio le altre. Un viaggio lungo l’Italia alla scoperta degli esseri viventi che la abitano, le specie in pericolo e quelle invasive.
Urbane
Vivono insieme a noi, nelle nostre città, ma spesso non ci accorgiamo di loro: animali e piante hanno scelto l’ambiente urbano come nuovo habitat e in questa sezione è illustrata la vita dei nostri “vicini di casa”.
Utili
Salute unica o One health: questo il concetto che sta alla base della mostra. La Terra può sopravvivere e prosperare solo se si riflette sulle interazioni fra uomo e natura, fra uomo e pianeta. La diversità, infatti, è diretta fonte di risorse per gli esseri umani: cibo, farmaci, materiali, acqua dipendono e derivano dalla biodiversità.
Antropiche
Ancora in un’ottica One health, è necessaria una riflessione sull’“era dell’essere umano” e del suo impatto sulla Terra.
L’“era dell’essere umano” è raccontata in modo interattivo, sfidando il pubblico a scoprire quali sono i problemi legati al suo stesso impatto sul pianeta.
Protette
Il problema della salvaguardia della biodiversità sembra irrisolvibile a ciascuno di noi. Ma non è così: governi, istituzioni, enti di ricerca, forze dell’ordine, aziende private sono impegnati nell’affrontare una sfida verso cui la sensibilità dell’opinione pubblica è sempre più attenta.
(24 ottobre 2025)
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