Mobbing Dick è uno spettacolo brillante, ironico, graffiante, uno spaccato – fra dramma, comico e tragicomico, – sulla condizione delle artiste donne nel mondo dello show business. Tra serio e faceto, comicità esilarante e surreale, una riflessione su Eros, Teatro e potere, ai tempi di Shakespeare, così come nella nostra contemporaneità. Un teatro, un’attrice, un regista.
Un’attrice sbarcata a un’audizione con un baule pieno di personaggi shakespeariani, si imbatte in un Maestro ben diverso da come se lo immaginava. Un regista pochissimo interessato alle sue qualità artistiche e le cui derive filosofiche ritornano eternalmente “all’origine della vita”.
I due si fraintendono e i loro malintesi generano un succedersi di momenti dalla comicità esilarante e surreale, che ripropongono, in forma rapsodica, le mille facce di una realtà non certo ignota ma, ancora oggi, spesso garbatamente taciuta e rimossa. Exit l’erotismo dei versi, l’orgasmo tramite l’estetica, i vari modi di dire il desiderio in scena. Alla cornice drammaturgica dell’audizione – riflessione tragicomica sul mondo delle audizioni e dello star system – si sovrappone un altro piano di realtà: un viaggio nell’Eros attraverso alcuni personaggi femminili delle opere di Shakespeare: Isabella di Misura per Misura, Titania del Sogno di una notte di mezza estate, Giulietta, Cleopatra e l’eroina di Lucrezia Violata. Donne regine, folli per le loro passioni. Un girotondo femminile e fantastico, una galleria di personaggi, caratteri e passioni di sconcertante attualità. Donne, così come l’attrice, accomunate da un destino scritto dalle loro passioni, dal loro rapporto con il demone di Eros. Nelle tristi vessazioni di un’attrice, animula alla mercè del sistema, si perpetuano e riflettono anche quelle storicamente subite dalle donne. Una riflessione sul desiderio, sull’eros, e sul fare teatro. Per sfuggire alle richieste del sedicente regista, l’attrice individua quale unica via d’uscita una full immersion nel suo mondo, quello del teatro e dell’attorialità allo stato puro, una personale ricetta per esorcizzare la dinamica del volere e del potere a tutti i costi.
Ai versi di Shakespeare è affidato l’ultimo e insostituibile potere salvifico: al di là della scena e degli orpelli del teatro, la parola. E la sua eco.
LUXURIÀS. Lost in Lust
Testo e regia Caroline Pagani e Filippo Bruschi – con Caroline Pagani – Produzione Caroline Pagani Teatro – Premio Fersen alla Drammaturgia
Una delle più note storie d’amore dell’umanità calata nella contemporaneità. L’Inferno e Paolo e Francesca come non li avete mai visti.
Notte di bufera, una donna, perseguitata da visioni oniriche, va da uno sciamano per capire l’origine dei propri sogni e delle proprie insonnie. Attraverso un viaggio di regressione ipnotica, scopre che la sua Anima ha abitato il corpo di Francesca da Rimini. All’improvviso tutto appare chiaro: il suo tormento nasce dal trauma del famoso bacio spezzato, dal suo passato che continua a vivere in lei come un eterno presente infernale. Ci ritroviamo in un girone dantesco: quello dei lussuriosi, in cui i personaggi di Dante dialogano con donne della Storia e donne contemporanee. La donna intraprende una particolare terapia, tutta teatrale, rivivendo la propria vicenda, in bilico fra passione reale e finzione letteraria. Trascinata nel vortice di un incessante flusso di coscienza, come in una sorta di seduta spiritica o in un rito sciamanico, Francesca dialoga con Dante, col pubblico, col futuro, invoca e assume le forme di grandi donne moderne e contemporanee, che come Maestri invisibili possano aiutarla: Cleopatra, Eleonora Duse, Franca Valeri e la Monnalisa del porno: Moana.
Sapranno aiutarla nella sua eroica battaglia contro le insidie del karma?
Luxuriàs è una parabola tragicomica, il viaggio di un personaggio camaleontico, di un’anima impigliata fra desiderio e morte, nostalgia ed eternità, mito e contemporaneità.
Luxuriàs è una rivolta contro il femminicidio che si fa estasi della parola, ironia dell’eros.
Luxuriàs fa di Francesca da Rimini una nostra contemporanea, che vince l’inferno della memoria infelice, e si perde gioiosamente nella tempesta d’Amore e di Eros che tutto vincono.
Teatro Gerolamo
sabato 8 | domenica 9 novembre
Caroline Pagani in “Mobbing Dick” e “Luxuriàs”
Caroline Pagani, attrice, autrice e cantante, che ha appena vinto la Targa Tenco per l’album dedicato a suo fratello Herbert, indimenticato cantautore, sarà in scena al Teatro Gerolamo con due spettacoli teatrali: sabato 8 novembre con “Mobbing Dick” e domenica 9 con “Luxuriàs”.
Mobbing Dick
Drammaturgia, traduzioni, regia, interpretazione Caroline Pagani
voice off Davide Livermore | Produzione Unione Femminile Nazionale, Teatro Baretti/Torino, – Premio Fersen alla Regiasabato ore 20 (durata spettacolo 75’)
domenica ore 16 (durata spettacolo 60’)
Info: 02.36590120 / 122 | biglietteria 02 45388221
biglietteria@teatrogerolamo.it
info@teatrogerolamo.it
www.teatrogerolamo.it
(30 ottobre 2025)
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